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CHI HA MAI RICEVUTO E-MAIL DEL GENERE?

Autrice

Dott.ssa Lydia

Categoria

Comunicazione consapevole

Tempo di lettura

7 min.

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"L'offerta termina oggi".
"Rimangono poche ore per ...".
"Non perderti questa favolosa occasione. Non te ne capiterà un'altra".
"Se ti sbrighi puoi avere tutto questo ad un prezzo scontato!".
"Questa è la tua ultima possibilità".
"Fai come Tizio, Caio e Sempronio, unisciti a noi anche tu".
"Di cosa hai paura? Sai anch'io ero come te ...".

Chi ha ricevuto delle e-mail di questo genere alzi la mano.
Sono quelle e-mail di marketing (DEM) che operano in sequenza e che si scatenano (in termini di frequenza di invio) con l'approssimarsi della scadenza dell'evento/corso/iscrizione a pagamento.

Sono tutte uguali, cambia solo il nome del destinatario (quello che hai dato tu al momento dell'iscrizione, per esempio se hai scritto Paperino, ti arriverà l'email con la dicitura: Ciao Paperino" affidato ai programmi di risposta automatica e servizi di automazione nell'invio di massa.

Elenco

  • Conoscenza

  • Abitudine

  • Diffidenza

Passi da compiere

Le riconosci subito perché il più delle volte è presente l'asterisco "*" per le declinazioni al maschile o femminile (es: "Ti sei mai sentit*", cosa inguardabile e odiosissima!)


Ebbene sì.

Finché non paghi verrai assalito/a e assillato/a da questi messaggi via via sempre più aggressivi (nel senso di più agguerriti), una sorta di terrorismo psicologico tipico del web marketing.


Ma davvero funzionano?

Veramente ci sono persone che a furia di ricevere e-mail su e-mail di incalzamento incessante, alla fine più per sfinimento che per convinzione acquistano?


La risposta è sì, ma sempre meno.


  1. Il digitale non ha più segreti, il marketing è conosciuto, le tecniche di vendita sono, bene o male, sempre quelle, le tattiche sono ripetute e ripetibili, le strategie si assomigliano un po' tutte.

  2. Ci si è fatti talmente l'abitudine che la gente diffida dagli inviti sospetti, si aspetta che alla fine del webinar gratuito ci sia la proposta di vendita, si conoscono i meccanismi per cui, se ci si iscrive ad una newsletter, piomberà, prima o poi, una sequenza di e-mail promozionali.

  3. Stesso dicasi per le richieste di amicizia sui social, non volte a creare relazioni (lo scopo dei social network, per l'appunto, è proprio questo) ma solo per inviare, subito dopo, un messaggio mirato in cui proporre i propri prodotti/servizi.


Promuovere la propria attività è doveroso (tramite il sito web, il blog, i post sui social, i video sui canali appositi, i podcast, ecc.) ma il buon senso e l'equilibrio dovrebbero prevalere.


Se mi segui da un po' di tempo saprai che ho scelto di non usare l'email marketing, di non raccogliere i tuoi dati per inviarti messaggi promozionali e che non ho nessuna newsletter da inviarti, non perché non abbia contenuti (i miei contenuti gratuiti sono visibili e alla portata di tutti) o non voglia informarti di ciò che penso, dico e faccio (bastano i miei profili attivi senza l'obbligo di iscrizione) ma la mia filosofia è questa: la persona interessata al/alla professionista, alla sua attività, al suo prodotto e/o servizio, lo/a contatterà perché si fida di lui/lei, vuole le sue consulenze, ha bisogno delle sue valutazioni per il suo sito web, pagine social, testi e video, necessita dei suoi suggerimenti, non perché ha la casella di posta intasata di suoi messaggi autoreferenziali.


Tu come la pensi?

Fanno presa su di te le e-mail di promozione?


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