Diario di una vita consapevole
RIFLESSI DI LYDIA
È ora di finirla con il mito della maternità come unica via per la completezza femminile
Negli ultimi decenni, abbiamo assistito a un'evoluzione nei diritti e nelle aspettative delle donne. Tuttavia, nonostante i progressi realizzati, persiste un retaggio culturale che continua a considerare la maternità come l'unico percorso legittimo verso la realizzazione di una donna.
Come va il vostro rapporto di coppia?
È comune che nelle relazioni le coppie inizino a dare per scontato il loro legame, la vita insieme e il matrimonio. Spesso si considera la convivenza come un traguardo raggiunto, piuttosto che come un nuovo inizio. Questo atteggiamento, nel tempo, può portare a diverse difficoltà nella relazione. Quali strategie possiamo adottare per prevenire queste problematiche?
Le 3 "M" che evito
Tutto ciò che ha valore nella vita, tutto ciò che ci rende felici, produttivi e determinati è racchiuso nelle 3 "M". Queste pratiche sono menzionate ovunque e sono al centro delle conversazioni, celebrate e ricercate come il traguardo finale dell'esistenza. Ma quali sono queste 3 "M"? E perché io, invece, le evito?
Lavorare sulla mentalità
A distanza di anni, ricevo ancora molte domande su come riesco a rimanere così focalizzata sui miei obiettivi, su cosa è più adatto a me, su come ho sviluppato una così alta autostima e su come nutro la consapevolezza e l’autodisciplina. Mi chiedono anche come si fa a capire se la mentalità che si adotta è quella giusta o sbagliata e se esiste una regola valida per tutti.
Queste domande mi hanno ispirato a scrivere questa pagina del Diario di una vita consapevole.
3 buoni motivi per “scomodare ” la grande Coco Chanel
Chi non ha mai sentito parlare di Gabrielle Bonheur Chanel, la celebre e iconica stilista francese, più conosciuta come Coco Chanel? La stessa che fondò la casa di moda, Chanel, per l’appunto.
Perché scrivere di lei, qui e ora?
Il motivo, per me, è triplice.
Io parlo come mangio
Mi stupisco sempre.
Ho assistito ieri sera ad un dialogo veloce tra due adolescenti italiane che si salutavano: “Ehi, sis (diminutivo di sister=sorella), stei okey?”
“Bueno, sto scialla (tranquilla, rilassata), living to dream (forma non corretta in lingua inglese ma, in teoria, dovrebbe significare: vivo sognando o sto vivendo un sogno), ti lovvo sis =ti voglio bene, sorella), you are my G =sei la mia grande/migliore amica)”.
La parità di genere in casa
Non è raro che legga un ennesimo post o articolo (scritto da donne, femministe, professioniste nel percorso di realizzazione personale, impegnate nell’empowerment femminile, ecc.) vertente sulla disparità di genere nelle mansioni casalinghe. Ma l'emancipazione femminile passa attraverso la "liberazione delle mansioni", anche tra le quattro mura domestiche?
5 passi verso la consapevolezza
Quante volte ci capita di vivere in una specie di bolla soporifera o in maniera distratta o, addirittura, assente, praticando attività in modalità “pilota automatico” mentre siamo assorbiti da innumerevoli pensieri, proiezioni, previsioni senza godere appieno del momento presente? Come possiamo apportare un maggior grado di consapevolezza nella nostra quotidianità?
La libertà di non volere figli
Diventare madre è una scelta, non un obbligo. L’istinto materno non è una realtà universale. Non desiderare dei figli non è un atto egoistico. La felicità di una donna non deve necessariamente derivare dalla maternità. Non tutte le donne sentono una vocazione materna. La realizzazione personale di una donna può avvenire anche senza diventare madre. Le coppie senza figli tendono a essere più longeve e felici. Ma la società è pronta ad accettarlo?