
Scritto da una persona, non da una macchina
Film da guardare per una vita più consapevole
di
Dott.ssa Lydia
In qualità di sceneggiatrice e videomaker con esperienza pluridecennale, i miei cortometraggi offrono una nuova visione su temi come il lavoro, le questioni ambientali, l'esistenza umana la ricerca della bellezza. La mia espressione artistica ha sempre evidenziato la mia creatività in continua evoluzione, riconosciuta e apprezzata in vari festival del settore. Anche dopo molti anni, l’arte del cinema continua a essere parte fondamentale della mia vita. Il mondo del cinema è davvero magico!
Scoprire la magia del cinema porta con sé un mondo di vantaggi che illuminano il nostro divertimento e nutrono la nostra salute mentale e il benessere visivo!
Ecco perché guardare un film è così fantastico.
1. Intrattenimento e Rilassamento.
I film sono la chiave per una pausa dalla routine quotidiana, offrendoci un'opportunità di evadere in mondi straordinari, riducendo lo stress e regalando un sorriso al nostro umore.
2. Emozioni e Empatia.
Ogni film è un viaggio emozionale che ci invita a esplorare sentimenti profondi e a sviluppare empatia verso gli altri, regalando esperienze catartiche che arricchiscono il nostro spirito.
3. Istruzione e Apprendimento.
Dal divertimento all'apprendimento, i film sono fonti preziose di conoscenza, aprendo le porte a eventi storici e culture diverse. Stimolano la creatività e ci ispirano a vedere il mondo con occhi nuovi!
Inoltre, guardare un film in compagnia è un'esperienza sociale che unisce, mentre una visione solitaria può essere un dolce momento tutto per noi. Alla fine, il cinema non è solo intrattenimento; è un modo per rilassare i muscoli e ampliare la nostra consapevolezza culturale. Quindi, preparatevi a godervi un film e a scoprire tutti i suoi incredibili benefici per la mente e il benessere generale!
Per approfondire il tema della consapevolezza non solo con la visione di un bel film, ma anche con la lettura di un buon libro, "Vivere in piena consapevolezza a 360°" - Conoscere, comprendere e migliorare per cambiare intelligentemente la propria vita - è la scelta giusta!
Film suggeriti per una riflessione consapevole sulla propria vita
- La signora mia zia (Auntie Mame) è un film commedia americano del 1958 diretto da Morton DaCosta.
Esilarante, travolgente, scenografico, di taglio teatrale, il film è tratto dal romanzo omonimo e ripercorre la vita di un'eccentrica signora Mame (interpretata da una spumeggiante Rosalind Russel) e di suo nipote Patrick, seguendo il motto: «Vivi! Vivi! Vivi! La vita è un banchetto e la maggior parte dei poveri idioti muore di fame».
- La forza del campione (Peaceful Warrior) è un film drammatico/biografico americano del 2006 diretto da Victor Salva.
Tratto dal romanzo "La via del guerriero di pace" di Dan Millman, il film narra le vicende dello sportivo che trascorre le giornate perdendo di vista i veri valori della vita, distratto tra ragazze, feste sfrenate ed esteriorità. Casualmente incontra il saggio Socrate (interpretato da Nick Nolte) che lo farà riflettere sul senso della vita. Sono tante le frasi del film che inducono a una riflessione, tra cui: «La morte non è triste … la cosa triste è che il più delle persone non vive affatto».
- Nelle terre selvagge (Into the Wild) è un film drammatico americano del 2007 scritto e diretto da Sean Penn.
Il film, tratto dal libro di Jon Krakauer, pubblicato nel 1996, narra la storia vera del giovane idealista e profondamente insoddisfatto della propria esistenza Christopher McCandless (interpretato dal bravissimo Emile Hirsch) che, abbandonata la vita agiata di tutti i giorni, viaggia a piedi per due anni in giro per gli Stati Uniti d'America fino ad arrivare nella selvaggia Alaska dove troverà la morte. Il film è una riflessione già di per sé, costellato di riflessioni e frasi del giovane alla ricerca della verità su sé stesso e sul senso della vita, tra cui: «Non amo di meno gli uomini, ma amo di più la natura…».
- Due madri (Adore) è un film drammatico/sentimentale franco-australiano diretto da Anne Fontaine nel 2013.
Tratto da una raccolta di novelle "The grandmothers" del Premio Nobel Doris Lessing, nell'ambientazione australiana, il film racconta una storia d'amore a quattro non convenzionale, l'amore di due donne, migliori amiche, (interpretate da Naomi Watts e Robin Wright) che si innamorano ciascuna del figlio dell'altra, provocando un turbine di drammatiche gelosie e tensioni psicologiche che rischia di mettere a repentaglio il loro rapporto e quello con i loro figli.
La sceneggiatura poteva osare di più e infrangere qualche tabù che ancora imperversa nelle evolute società occidentali. Malgrado il finale scontato, il film riflette sulla condizione femminile condizionato dall'età anagrafica e dal pensiero comune che una donna matura non possa vivere felicemente con un uomo più giovane. Frase emblematica è: «Tutto va così come deve andare e noi semplicemente arranchiamo e facciamo di tutto per tenere il passo».
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- L'ereditiera (The Heiress) è un film drammatico/sentimentale americano del 1949 diretto da William Wyler.
Il film è tratto dal romanzo "Washington Square" di Henry James pubblicato nel 1880 e dall'opera teatrale di Ruth e Augustus Goetz. Il film è ambientato a metà dell'800 a New York con un'accurata ricostruzione degli ambienti e costumi dell'epoca, con una colonna sonora impostata sulla celebre romanza "Plaisir d'amour ne dure qu'un moment, chagrin d'amour dure toute la vie" romanza di Jean-Paul-Égide Martini uscita nel 1785 e riproposta in più film. La storia si snoda attraverso la vicenda d'amore tra una giovane donna "zitella" impacciata e poco attraente ma da un umorismo spiccato, Catherine, (interpretata dal premio Oscar Olivia de Havilland) e Morris, un uomo affascinante e di buone maniere (interpretato da uno strepitoso Montgomery Clift) che mira soltanto alla sua dote. Memorabile il doppiaggio in lingua italiana di Lydia Simoneschi che presta la sua voce al personaggio di Catherine.
È un film che interroga sulla verità nei sentimenti e sulle convenzioni sociali dell'epoca. Finale coraggioso e trionfale dal sapore amaro che lascia lo spettatore con un dubbio: «Catherine ha fatto la scelta giusta?».
- Sette anime (Seven Pounds) è un film drammatico italo-americano del 2008 diretto da Gabriele Muccino.
Il film è in parte ispirato a una storia vera: quella di un tecnico della Nasa ossessionato dai sensi di colpa per la morte, nel 2003 di sette astronauti. Ben Thomas (interpretato da uno struggente Will Smith) è un giovane ingegnere aerospaziale che ha commesso un fatale errore di distrazione alla guida, causando la morte di sette persone, tra cui sua moglie. «In sette giorno Dio ha creato il mondo, in sette secondi io ho distrutto il mio».
Ossessionato dalla sua colpa è deciso a redimersi, risanando la vita di sette persone meritevoli.
Il titolo originale Seven Pounds fa riferimento all'opera shakespeariana“Il mercante di Venezia” che chiedeva ad Antonio una libbra di carne umana per estinguere il suo debito. Muccino coglie l'occasione di fornire un'interessante riflessione relativa ai legami tra la vita, la morte e il grande potere dell'amore altruista. In un mondo intriso fino all’inverosimile di superficialità, egoismo, leggerezza, mancanza di ideali, incapacità di provare sensi di colpa per qualsiasi azione commessa, “Sette anime” spalanca le porte ad una serie di considerazioni che oggi più che mai ogni individuo dovrebbe fare o tornare a fare. Celebre lo slogan «Cambierà la vita di sette persone. Una di queste cambierà la sua».
- Simone (S1m0ne) è un film di fantascienza/commedia americano del 2002 scritto, prodotto e diretto da Andrew Niccol.
In stato di forte depresione, Viktor (interpretato da un brillante Al Pacino) viene avvicinato da uno "scienziato pazzo" di nome Hank che gli consegna un programma creato da lui del tutto innovativo. Con l'ausilio del computer, Viktor creerà la donna più bella del mondo, S1m0ne, la quale diventerà, in breve, la protagonista assoluta della sua vita personale e professionale.
Il film implica una riflessione sul mondo del cinema e sulle tecnologie: «La nostra capacità di creare il falso ora supera la nostra capacità di scoprirlo».
- La vita è meravigliosa (It's a Wonderful Life) è un film fantastico/sentimentale americano del 1946 co-scritto, prodotto e diretto da Frank Capra.
George Bailey (interpretato dal maestoso James Stewart) per tutta la sua vita rinuncia ai suoi sogni per cause di forza maggiore. Una sera, in preda allo sconforto più totale per una malaugurata vicissitudine di suo zio che gli aprirebbe le porte del carcere, pensa di suicidarsi quando un angelo esaudisce il suo desiderio: non essere mai nato. George si rende ben presto conto di quante vite ha cambiato e influenzato, e di quanto sarebbero state diverse se non fosse mai esistito. Un classico film di buoni sentimenti da guardare nel periodo natalizio che infonde nel cuore ancora un po' di fiducia nell'umanita. Delle tanti frasi che costellano il film, una di queste è: «Peter Bailey da morto è molto più ricco di quanto potrete mai esserlo voi da vivo».
- Vi presento Joe Black (Meet Joe Black) è un film fantastico/drammatico americano del 1998 diretto da Martin Brest.
Rifacimento del film del 1934 "La morte in vacanza", il film introduce Bill Parrish (interpretato dal grande Anthony Hopkins) che vive nella sua lussuosa villa, con un'azienda di successo, potere e due figlie che lo adorano. Ma la salute? In cambio di altro tempo da vivere, accetta di guidare la Morte nel mondo dei vivi, dove la attendono amore e altre esperienze terrene. Svolgimento lento dai primi piani magistrali. Il film induce a una profonda riflessione sul proprio vissuto e sull'impiego del tempo della vita terrena. «Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu canti con rapimento e danzi come un derviscio! Voglio che tu abbia una felicità delirante!»
- Adaline - L'eterna giovinezza (The Age of Adaline) è un film fantastico/drammatico americano del 2015 diretto da Lee Toland Krieger.
Il film narra le vicende di Adaline Marie Bowman (interpretata da una splendida Blake Lively) nata il giorno di Capodanno del 1908 a San Francisco alle 12:01 da Faye e Milton Bowman. Nel 1929, quando aveva ventun anni, Adaline sposò l'ingegnere Clarence James Prescott. Tre anni dopo, nel 1932, ebbero una figlia di nome Flemming. Cinque anni dopo, nel 1937, Clarence e altre nove persone morirono durante la costruzione del Golden Gate Bridge. Dieci mesi dopo la sua morte, la ventinovenne Adaline ha un incidente automobilistico da cui si salva fortunatamente e, per una particolare condizione neurologica, si verifica l'arresto del naturale invecchiamento delle sue cellule. Così la sopravvissuta è destinata all'eterna giovinezza. A causa della sua condizione fisica, Adaline è costretta a cambiare residenza ogni dieci anni, sicché non può vivere costantemente il rapporto con sua figlia. Infatti per oltre ottant'anni dallo straordinario avvenimento, la giovane donna passa la sua esistenza lontano da legami sentimentali, vedendo Flemming invecchiare pian piano.
Il film riflette sul senso della vita attraverso il concetto di mortalità e mostra il passare del tempo (e l'invecchiamento del corpo) come un limite necessario alla ripetitività infinita dell'esistenza. «In tutti questi anni hai vissuto ma non hai avuto una vita».
- Il curioso caso di Benjamin Button (The Curious Case of Benjamin Button) è un film drammatico/sentimentale americano del 2008 diretto da David Fincher.
Basato sull'omonimo racconto breve del 1922 di Francis Scott Fitzgerald, il film inizia con il racconto alla figlia di un'anziana Daisy Fuller, ricoverata in una camera d'ospedale e prossima alla morte. Nel 1918, per l'apertura di una stazione ferroviaria, un orologiaio cieco creò un orologio speciale con lancette che giravano all'indietro. Questo simbolo di speranza rappresentava il desiderio di "riportare in vita" i soldati cad nella Prima Guerra mondiale. Caroline ascolta la madre, consapevole che le sue parole potrebbero essere le ultime. Daisy, in un momento di dolce nostalgia, fa leggere alla figlia un diario di Benjamin Button (interpretato da un intenso Brad Pitt), un uomo dalla vita peculiare e il suo grande amore. Il film invita a riflettere su un tempo che sfugge, ponendo l'accento sul senso dell'al di là delle lancette e dell'invecchiamento. Esplora il delicato equilibrio tra bambino e l'adulto che coesistono in ciascuno di noi, mettendo in luce l'importanza dei sentimenti e delle esperienze che plasmano la nostra esistenza. «Capita a tutti di sentirsi diversi in un modo o nell'altro, ma andiamo tutti nello stesso posto, solo che per arrivarci prendiamo strade diverse …».
- Quando l'amore è magia - Serendipity (Serendipity) è una commedia romantica statunitense del 2001 diretta da Peter Chelsom.
La trama del film è basata sul tema della Serendipità, parola che indica la possibilità di scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra. I due interpreti principali Sara e Jonathan (interpretati da Kate Beckinsale e John Cusack) si incontrano, si perdono e si re-incontrano, lasciando tutto al caso. «Noi prendiamo delle decisioni, il Destino ci invia dei piccoli segni; dalla capacità di leggerli dipende la nostra Felicità».
- L'amore non va in vacanza (The Holiday) è una commedia romantica statunitense del 2006 co-prodotta, scritta e diretta da Nancy Meyers.
Iris (Kate Winslet) e Amanda (Cameron Diaz) sono due donne che non potrebbero essere più diverse: una inglese che vive nel suo piccolo cottage nel Surrey e l'altra, americana, che vive nella sua lussuosa villa nel cuore di Los Angeles. Deluse dall'amore, le due si scambiano l'appartamento andando incontro a nuove esperienze e cambiando le loro vite. Il film è un richiamo ad abbracciare il nostro lato romantico, prendendo tempo per noi stessi e per coloro che amiamo, mettendo l'accento sull'autenticità dell'amore.
«Nei film c'è la protagonista e c'è la migliore amica. Tu, te lo dico io, sei una protagonista, ma per qualche stupida ragione ti comporti da migliore amica».
«Quant'è vero! Si dovrebbe essere protagonisti della propria vita!»
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- Quel che resta del giorno (The Remains of the Day) è un film drammatico inglese del 1993 diretto da James Ivory.
Tratto dal romanzo omonimo di Kazuo Ishiguro (1989), il film è ambientato in Inghilterra nel 1930 e narra la storia di un maggiordomo di nome Stevens (interpretato da Anthony Hopkins) dedito solo al suo lavoro, nonostante il suo amore per Miss Kenton (interpretata magistralmente da Emma Thompson). Il film si snoda attraverso la vita di Stevens, il quale alla morte dell'uomo che ha servito per molti anni, traccia un bilancio della propria vita di abnegazione, solo, represso, rassegnato, ...«Non ci sarà mai notte così lunga da impedire al nuovo sole di sorgere».
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Questa pagina è in costante e continuo aggiornamento, ma per le locandine dei film qui elencati e scoprire molto altro, vi invito a esplorare la bacheca di Riflessi di Una Mente su Pinterest e il sito web dedicato al mondo da sogno Cinecarnet di Dott.ssa Lydia e Ani.Ma, sezione dedicata agli animali-attori per accrescere la consapevolezza anche nei confronti dei bimbi pelosi.