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Come essere felici in coppia

Riflessi di Lydia

💖❤️ Come mai alcune persone sembrano fatte l’una per l’altra? Com'è possibile che un rapporto di coppia sia più felice e duraturo di altre? Come fanno due persone a far durare la loro unione tra alti e bassi e ad amarsi anche più di prima?
Io me lo chiedo.

💖Il 14 febbraio di ogni anno, si celebra la festa degli innamorati.


Ma cosa c’entra San Valentino con il tema della consapevolezza?


Il punto di partenza è proprio questo: avere la piena consapevolezza di ciò che si vuole e che si ricerca nell’altro.

Per farlo bisogna, prima di tutto, lavorare su sé stessi perché essere consapevoli in ambito relazionale significa, innanzitutto, decifrarsi.

 

Essere sempre onesti con sé stessi equivale, in ambito amoroso, a non mentirsi mai. Bisogna sapere, infatti, cosa si vuole senza tante illusioni e fantasticherie.

Sin da quando si era poco più che bambini e adolescenti, specialmente per le femmine, si è idealizzato l’amore. Complici sono state le favole, i film, i romanzi rosa, descrivendolo nei pensieri e nella vita reale sempre in chiave romantica.

 

Si dà quasi per certo che questo sentimento così potente vinca su tutto, sulle distanze culturali, linguistiche, geografiche, religiose, di conseguenza, di fronte ad una aspettativa così alta, la delusione non tarda ad arrivare.

 

Si pretende che l’altro sia spinto dall’eroismo supremo, dalla comprensione sconfinata, dall’altruismo sfrenato, dalla generosità illimitata, tutto in nome dell’amore. Così non è, almeno non sempre.


Rispettarsi. Sembra scontato ma non lo è poi così tanto. Rispettare sé stessi è fondamentale, altrimenti non si va da nessuna parte. Ciò permette di fare chiarezza sui propri sentimenti e su quanto investire nell’altro.


Essere sicuri di sé. Essere consapevoli del proprio valore, avere autostima, dignità, induce a non accettare situazioni ambigue, a non essere maltrattati, a non accanirsi in legami mediocri o, peggio, tossici.

Non esistono ricette miracolose o bacchette magiche, non bisogna romanzare o, al contrario, demonizzare l’amore. In troppi rinunciano a spendersi in una storia d’amore per i troppi timori o in una nuova, dopo delusioni cocenti, relazioni fallimentari, fiducia tradita, perché amareggiati, disillusi, affranti, impauriti, …

Per i più coraggiosi, invece, esiste un unico grande amore per la vita.


La realtà non è una fiaba. La verità è che non esiste un rapporto valido senza fatica, costanza e spirito di sacrificio. Costruire assieme una connessione comune non è una passeggiata, è un compromesso continuo che vale sempre la pena di fare.


Attenzione, però! Avere una relazione a tutti i costi non renderà l’uno e l’altro più felici.

Esistono uomini e donne che si ostinano a far funzionare rapporti ormai al capolinea o si buttano a capofitto in relazioni con persone inaffidabili, incoerenti, irresponsabili, immature, pur di non rimanere da soli.


 

Un rapporto sano è la volontà di due persone di stare insieme, di formare consapevolmente un duetto famigliare per amore e di percorrere il cammino della vita nella stessa direzione.

É in questo contesto che ho stilato in un mio personalissimo elenco i punti per essere felici in coppia.


 1 - Una coppia è già una famiglia. Si tratta di un piccolo nucleo da coltivare con pazienza, dedizione e impegno. Amare è già felicità di per sé, in due la felicità raddoppia, perciò la felicità è la conseguenza naturale dell’atto di amare.

 

2 - Amarsi per come si è. Non si sceglie chi amare ma a chi accompagnarsi. Occorre, quindi, scegliere bene e consapevolmente. Se non si transige sulla infedeltà, per esempio, non si sceglierà una persona libertina.

Stare insieme, frequentarsi, fidanzarsi, convivere, sposarsi, pianificare un progetto di vita insieme è amare, innanzi tutto, sé stessi per come si è, con pregi e difetti, mancanze e caratteristiche alla luce del giorno.

Ciò vale anche nei confronti dell’altro. Non giudicare a posteriori per come lo si vorrebbe, non paragonarlo ad altre figure, non ingabbiarlo in un modello ideale, non cercare di cambiarlo.

Se non ci va la persona per come è, cambiamola direttamente con un’altra.

Ognuno è peculiare a modo suo ed è proprio grazie a questa diversità che il rapporto si arricchisce.

L’idillio amoroso non è pensarla alla stessa maniera, andare d’accordo su tutto, avere gli stessi gusti, preferenze, interessi.

Ci possono essere delle convergenze ma la vita a due è piena di compromessi, mediazioni, sacrifici, che non devono mai pesare perché fatti spontaneamente e sinceramente, con il cuore. I desideri, i bisogni, le aspettative individuali devono essere sempre considerati e rispettati.


3 - Amare ogni giorno

Essere consapevole del momento presente, non rimuginare sulla discussione di ieri, non ricadere nella tristezza, rabbia, rancore, sconforto.

Non rivangare eventi che fanno solo soffrire. Uscire dalla situazione che si è lasciata alle spalle.

Non preoccuparsi del futuro, non pensare all’età anagrafica, alla distanza, a qualsiasi elemento che un giorno potrebbe diventare più o meno rilevante, non accanirsi sull’eventualità di una separazione, non avere paura di ogni imprevisto che si potrebbe o no presentare, non fare previsioni.

Dare rilevanza al rapporto che si sta vivendo adesso e che si sta portando avanti con tutto sé stessi, far sentire importante il proprio compagno, compagna di vita nel momento presente che è il solo che conti davvero.


4 - Amare la solitudine

Potrebbe sembrare un controsenso ma non lo è. Stare bene insieme è stare bene anche da soli.

È il singolo che sceglie di accompagnarsi ad un’altra persona per dare il proprio apporto alla relazione, per mettersi in gioco, per investire nel proprio benessere, non per colmare un vuoto, per dare un senso alla propria insoddisfatta esistenza, per sentirsi utile e rendersi indispensabile, per addossare all’altro le proprie frustrazioni e insicurezze.

L’esigenza di avere per forza qualcuno per provare ad essere felice, oltre che sbagliato, è controproducente poiché l’attaccamento morboso non fa altro che accentuare il disagio e portare, inevitabilmente, al fallimento della storia.

Ognuno deve avere la possibilità di avere libertà e autonomia in solitaria, rintanarsi nel proprio mondo interiore, fare qualcosa solo per sé stessi, ovviamente, in reciproco accordo, rendendo conto all’altro e non a suo discapito, per poterne beneficiare entrambi.


5 - Amare il piacere

Col tempo si tende un po’ a darsi per scontati, a lasciarsi andare nel vestiario e nei comportamenti troppo disinvolti a casa. Ebbene, la sciatteria, sotto ogni forma, è da bandire assolutamente.

L’eleganza, il bon ton (=portamento originale, educato, di classe), non riguarda solo l’aspetto fisico ma anche l’atteggiamento. Il rispetto per sé stessi e per l’altro passa anche da qui.

Coltivare l'intimità, manifestare in ogni forma ed espressione il proprio amore.

Creare una relazione basata sulla fiducia e rispetto reciproci.

Un approccio positivo e rilassato della vita a due induce ad un maggior trasporto emotivo e fisico.

È bello e costruttivo sentirsi desiderabili e desiderati, dare e ricevere complimenti, apprezzamenti ed elogi, godersi appieno il piacere della presenza e prestanza fisica dell’altro ma anche essere clementi con sé stessi, prendendosi cura del proprio corpo e del proprio spirito.

Il piacere è tornare un po’ bambini con la stessa spontaneità e giocosità di quando tutto era spensierato e puro divertimento.


Ridere, ridere tanto.

Essere ironici e autoironici.


Ritagliarsi del tempo e abbandonarsi ad un’attività per il puro piacere di farlo, per esempio trarre godimento dalla lettura, dal giardinaggio, dal suonare uno strumento, da un passatempo da coltivare insieme, dalla preparazione dei piatti preferiti, dal fare una passeggiata o dal partire per una vacanza.

Tutto ciò che pone al centro il proprio e altrui benessere è rigenerativo.


6 - Amare il cambiamento

Non c’è nulla di più logorante della routine (=ritmo di vita ripetuto nel tempo), il solito tran tran (=andamento di vita lento e noioso) di ogni giorno che consuma il rapporto di coppia.

Abbracciare il cambiamento in ogni sua modalità, questa è la regola.

Non serve traslocare o partire per una destinazione sconosciuta, è sufficiente osservare quell’albero che tiene compagnia mentre si cammina o si pedala lungo la pista ciclabile, odorare il profumo di quei fiori che continuano a sbocciare incuranti dell’inquinamento, alzare gli occhi al cielo e lasciarsi stupire dalle forme delle nuvole, dai sempre diversi tramonti, dagli uccelli in volo, dalle scie lasciate dagli aeroplani, ascoltare il cinguettio, l’abbaiare di un cane, il fruscio delle foglie al vento, la pioggia che cade sulle tegole del tetto, ci sono tante novità ogni giorno che aspettano di essere notate.

Cambiare è imboccare una strada diversa per andare a fare la spesa, variare il tragitto per andare al lavoro, scegliere un mezzo di trasporto alternativo oppure imbandire la tavola con candele, tovaglioli e il servizio da tavola che non si usa da tempo, rivoluzionare, per quanto possibile, gli orari, azzardare un’acconciatura diversa, indossare un capo che piace tanto ma che non si è mai osato mettere per timore di un giudizio negativo, di un rifiuto, di un commento sgradevole.

Coinvolgere l'amato/a nei piccoli cambiamenti quotidiani, tali da inventarne dei propri, prendere l’iniziativa di assaggiare una pietanza nuova, di sperimentare una ricetta inusuale, uscire fuori dall’ordinario, abituarsi ad accogliere e ad aprirsi alla naturale evoluzione del rapporto, approfittare della festa di San Valentino per innovare e rinnovare, senza forzature ma sempre in linea con ciò che sente la coppia.


7 - Amare il silenzio

Cosa c’è di più bello e armonioso nell’ascoltare il silenzio? Non solamente rifugiandosi dal frastuono procurato dall’esterno. Stare lontano dai rumori molesti, spegnere il televisore che non guarda nessuno o la radio che manda in onda solo chiacchiere, spegnere il cellulare e le sue notifiche, disconnettersi dal web (=ragnatela telematica estesa in tutto il mondo), non dovere più rispondere per forza ai messaggi, lasciare il mondo fuori, è impagabile.

C'è anche, e soprattutto, il silenzio interiore, quello spazio misterioso, colmo e silente che risiede dentro ognuno e che si dimentica o si teme.

Ma è proprio lì che risiede tutta l’energia vitale, lontano dai processi mentali, dai condizionamenti, dagli schemi predefiniti, dalle pressioni. Imparare a ricercare e a coltivare il silenzio, magari praticandolo assieme al partner o alla partner, lasciando che parlino solo gli sguardi.

Che magia resettarsi assieme!


8 - Amare la gentilezza

La gentilezza, quale sconosciuta!

Sembra sparita dalle relazioni sociali, ma è proprio lei a fare la differenza.

In amore la gentilezza è garbo, è attenzione, è un dettaglio che apre il cuore.

La gentilezza si esprime con un mazzo di fiori, con un “Grazie”, con un bacio senza un apparente motivo, con una carezza imprevista, con il servire a tavola, con l’aprire la porta o lo sportello, con un bigliettino d’amore lasciato sopra il computer (trad.: elaboratore elettronico), con una colazione portata a letto, con una poesia inoltrata a metà mattinata via sms, con una cena al ristorante non programmata, con una dedica trasmessa per radio, con una canzone dedicata, portando fuori il cane anche se non è il proprio turno.

Essere gentili non ha controindicazioni, solo benefici. Molti sono i piccoli gesti a titolo gratuito che fanno grande un legame d’amore.

La coppia si alimenta con la gentilezza. Persino litigare con gentilezza diventa un ottimo modo per non ferirsi, per non incolparsi, per non denigrarsi, per non offendersi, per non doversi pentire subito dopo per una malvagità espressa. Mai sminuire l'altro!

Bandire dal linguaggio le parolacce, le imprecazioni volgari, ogni intercalare poco gradevole, le ingiurie, le battutine sarcastiche, aiuta la comunicazione costruttiva e a far crescere il rapporto di coppia.

Con la gentilezza si ottiene molto, dato che è espressione di galanteria, nobiltà d’animo, cortesia, finezza, amore.

Cercare di farla diventare parte integrante della propria famiglia è d’obbligo.


9 - Amare il dialogo

Dialogare non è lamentarsi e brontolare, pratiche che portano ad una spirale dannosa.

È, invece, saper esprimere e trasmettere le proprie emozioni, idee, opinioni, desideri, angosce, preoccupazioni, eccetera. Il dialogo civile reciproco assicura armonia e agevola la comprensione. Ascoltare l’altro attivamente mette in condizione di fare il punto della situazione, di non decidere da solo, da sola, di rimettersi in carreggiata, di fornire l’opportunità di dare una svolta, di correggere i propri atteggiamenti, di rivedere la rotta, di ristabilire i paletti e confini del proprio spazio vitale.

Il dialogo permette di affrontare le problematiche prima che sfocino in veri e propri cataclismi, di appianare le divergenze, di sentirsi complici, vicini, in sintonia. Prendersi cura della relazione è anche parlarsi a viso e a cuore aperto, esplicitare un malessere, un disagio, chiarire un malinteso, mettersi a nudo e avere l’umiltà di ammettere di aver sbagliato.

Pronunciare sentitamente “Scusa”, quando dovuto, domina i sentimenti di astio.


10 - Amare i ruoli

Ormai uomini e donne devono fare tutto in maniera “fluida”, multitasking (=svolgimento di più attività contemporaneamente), interscambiabile così come viene scambiata la parità dei diritti con quella dei ruoli.

Quanto belli sono i ruoli, ahimè, caduti in disuso!

Eh sì, perché la donna dovrebbe avere pari opportunità di lavoro e di carriera che, in realtà, non ha. Dovrebbe percepire uno stipendio equiparato a quello del suo collega uomo, ma è ancora un mondo ideale.

Dovrebbe ricevere un sostegno morale che, però, stenta ad ottenere.

Dovrebbe gioire della maternità che, di fatto, nella società produttiva la penalizza.

Per contro, dall’uomo si pretende che svolga mansioni casalinghe non proprio nelle sue corde, come spolverare, stirare, lavare i pavimenti.

Il punto non è ciò che spetta all’uno piuttosto che all’altro solo perché femmina o maschio, come da retaggi culturali, da mentalità retrograda o da pregiudizi d’altri tempi; nella coppia è necessario, invece, concordare i propri ruoli coerentemente con le proprie inclinazioni, preferenze e abilità.

Se entrambi fanno ciò che riesce loro meglio, è un valore aggiunto per la coppia.

La suddivisione dei lavori in casa obbligatori (portare fuori la spazzatura, sparecchiare, riordinare, …) si può valutare in base a chi pesa meno e a chi di più sbrigarli oppure stabilire dei turni.

Aiutarsi, essere flessibili e venirsi incontro sono le basi per una convivenza pacifica e duratura.

 

Che sia tradizionale, convenzionale, conformista o tutto il contrario, in una coppia si è ognuno un 50%, non c’è mai chi vince e chi perde, chi merita e chi non merita, l’equilibrio è la chiave di tutto.

Non si misura l’amore in base a quanto si dà o si riceve, se amore è, tutto deve essere sentito, naturale, spontaneo.


💝 San Valentino è la ricorrenza di un giorno, l’amore deve durare ed esprimersi tutto l’anno per tantissimi anni.


Apprezziamo chi siamo e chi abbiamo accanto.


Buona festa a tutti gli innamorati!


È pronto il 🎬 video riassuntivo

💕"Come vivere felici in coppia"

 

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