HALLOWEEN: TRA SACRO E PROFANO
- Riflessi di Una Mente
- 27 ott 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 12 mar

Contrariamente a quanto si pensi, Halloween non è una festa americana, bensì europea, esportata dagli emigranti irlandesi e scozzesi nel Nord America.
Duemila anni fa, secondo il calendario celtico, per gli inglesi, irlandesi e francesi, l’anno nuovo iniziava il primo novembre, collegato alla festa di Samhain (pr.: Sauen), Signore della Morte, Principe delle Tenebre, celebrato nella notte del 31 ottobre (l’inizio del nuovo anno secondo il calendario delle streghe), che sanciva la fine dell’estate e l’arrivo dell’inverno.
I Celti, dediti ad agricoltura e pastorizia, credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, Samhain permettesse a tutti gli spiriti di unirsi al mondo dei viventi ed esercitasse il proprio potere sui raccolti.
Il termine Halloween rappresenta una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Eve, cioè la vigilia di Ognissanti o culto dei defunti legata al mondo della natura, della morte e dell’occulto. Il neopaganesimo celtico considerava, quindi, questo periodo come un tempo sacro per tramandare le credenze degli antenati tradotte in immagini macabre come le Jack-o'-lantern di cui la leggenda.
Jack, un fabbro astuto e ubriacone, incontrò il diavolo in un pub, che richiese la sua anima. Nonostante fosse ubriaco, riuscì a trasformarlo in una moneta che ripose accanto ad una croce d’argento per non farlo ritrasformare, promettendogli la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Dieci anni dopo, quando il diavolo tornò, Jack chiese di raccogliere una mela da un albero. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, l’astuto Jack incise una croce sul tronco. In cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack.
Durante la sua vita, Jack commise molti peccati, tanto che al momento della sua morte, fu scacciato dall'Inferno e lasciato vagare come un'anima tormentata. Poiché era freddo e buio, il demonio gli lanciò un tizzone ardente, che Jack infilò in una rapa che portava con sé. Da quel momento, iniziò a vagare incessantemente in cerca di un luogo di riposo sulla terra.
Halloween sarebbe, dunque, il giorno nel quale Jack va in cerca di un rifugio. Inizialmente, la verdura utilizzata come lanterna era la rapa, la barbabietola o il cavolo.
Successivamente, però, a causa della grande "carestia delle patate", moltissimi irlandesi emigrarono in America, sostituendo alla rapa la zucca, tipica del posto, disponibile in quantità molto elevate, molto più grande e più conciliante con la tradizione americana.
Da quel momento, le persone di ogni nazione devono appendere una lanterna fuori dalla finestra per segnalare all'anima infelice che la loro casa non è destinata a Jack.
La pratica del travestirsi nasce dalla tradizione che i Celti avevano di mascherarsi con le pelli degli animali sacrificati per esorcizzare e spaventare gli spiriti. I Romani onoravano Pomona, la dea dei frutti e dei giardini.
Durante questa festività, intorno al primo novembre, le venivano offerti frutti per propiziare la fertilità futura. Quando invasero la Bretagna, i Romani vennero a contatto con il culto di Samhain che, con il passare dei secoli, si unì a quello di Pomona.
L'usanza dei barbari sacrifici fu abbandonata, lasciando al suo posto l'offerta di effigi da bruciare e mascherarsi da fantasmi e streghe.
Nonostante l'avvento del Cristianesimo, queste tradizioni erano ancora molto radicate nella popolazione e, pur essendovi molte persone convertite alla Chiesa Cattolica, l'antico rito celtico-romano rimase.
Nell’VIII secolo Papa Gregorio III creò una continuità cristiana con la festa di Samhain allo scopo di scalzarla dalla cultura popolare, spostando la data di Ognissanti dal 13 maggio al primo novembre, facendola seguire dalla Commemorazione dei Defunti e coincidere con il tempo dell’elemosina.
Le persone in difficoltà e affamate si spostavano casa in casa per ricevere cibo in cambio di preghiere per i loro cari defunti durante la Commemorazione dei defunti.
Al giorno d’oggi, in ricordo di ciò, certi bambini girovagano ancora travestiti da mendicanti chiedendo dolciumi e caramelle con la domanda: «Dolcetto o scherzetto?», in cambio di canti o racconti di leggende e storie su fantasmi.
La festività di Halloween viene spesso associata dalla Chiesa Protestante al Giorno della Riforma Protestante, dalla Chiesa Cattolica alla magia, alla stregoneria, al satanismo, alla paura, alla morte, agli spiriti, alla violenza, ai demoni, perciò incompatibile con i precetti biblici.
Oggi, nel mondo, Halloween è la festa più importante dell’anno per i seguaci di Satana. Tutto ciò che è freddo, nero e morto trova in questo giorno pretesto per atti vandalici, riti ridicoli e iniziazioni pericolose, spesso associati ad atti crudeli e atroci contro poveri malcapitati esseri innocenti quali gli animali, specie i gatti, di solito neri.
Questa pratica di scongiuri, incantesimi, sacrifici, inutile e disumana, al di fuori di ogni concepibile giustificazione, non ha nulla a che vedere con la festa secolare dedicata ad esorcizzare la morte, a pregare per chi ha abbandonato la vita terrena, a celebrare i Santi, a raccontare storie di fantasmi immaginari e a ricevere dolci.
Differentemente da come viene festeggiata in America, Halloween racchiude una ricca storia piena di leggende e tradizioni che portano i popoli a ricordare i propri cari passati a miglior vita.
Purtroppo, negli ultimi anni questa festività ha preso un andamento consumistico e con chiavi di lettura differenti.
I festeggiamenti tematici, soprattutto negli Stati Uniti, in Irlanda, in Australia e nel Regno Unito, sono diventati un pretesto per dare vita a divertimenti di cattivo gusto e a superstizioni sciocche. Con la globalizzazione, queste manifestazioni goliardiche e trasgressive si sono diffuse ovunque.
Come in un déja-vu, costumi, addobbi, oggettistica, delirio collettivo riescono a soppiantare le molteplici buone e semplici tradizioni locali, folcloristiche, mistiche.
Coesione familiare, commemorazione dei defunti, contatto con le proprie radici vengono ridotti ad una triste e macabra esibizione carnevalesca di teste mozzate, scheletri ambulanti, maschere deformi e ripugnanti di tutti i tipi affamati di brutti e deplorevoli scherzi che alimentano un giro d’affari milionario da fare paura al più mostruoso degli spiriti.
RIFLESSIONE
Halloween è una celebrazione spesso fraintesa. Non si tratta, infatti, di una festa satanica, diabolica o maledetta, come alcuni malinformati vorrebbero far credere, né è semplicemente un'altra occasione consumistica dedicata al divertimento sfrenato e alla goliardia. Halloween, invece, riassume in sé tradizioni e leggende nordiche, rielaborazioni nord-americane, riti pagani romani e traslazioni religiose cristiane.
Voi come vi relazionate con questa festa?
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🎬 Guardate la versione video "Halloween: tra sacro e profano" per rivivere attraverso le immagini l'origine di questa celebrazione tipica della cristianità occidentale e festeggiare Halloween in maniera più consapevole.
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