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  • Riflessi di Una Mente

L'ATMOSFERA TERRESTRE



Troposfera, stratosfera, mesosfera, termosfera, ionosfera, esosfera compongono strati di una struttura piuttosto complessa dell’atmosfera. Questo involucro di gas che protegge la terra, denominato atmosfera terrestre, non è mai stato così chiamato in causa come negli ultimi anni.

Motivo? Uno dei principali effetti del suo riscaldamento è lo scioglimento dei ghiacciai. Una grossa quantità di bromo gassoso rilasciata dai ghiacci artici esposti al sole sarebbe responsabile della distruzione dello strato di ozono, naturale protezione contro gli agenti inquinanti prodotti dall’uomo, che, a sua volta, accelererebbe ulteriormente il processo di surriscaldamento che scioglierebbe altri ghiacci.

Questa reazione chimica innescata dai raggi ultravioletti sulla neve è altamente tossica per vegetazione, animali ed esseri umani. Gli ecosistemi, compromessi dai continui stravolgimenti climatici, fanno emergere fenomeni nella biodiversità e relative emergenze.

Catene alimentari a rischio, riduzione di colonie animali, se non addirittura estinzioni di intere specie, ed effetti devastanti sui delicati equilibri, hanno portato numerose nazioni a firmare protocolli, intesi e trattati stabilenti accordi internazionali e norme da applicare e condividere tutti per il bene comune, ma il fenomeno innescato sembra difficile da arrestare. Molti paesi mettono la questione ambientale all’ultimo posto per fattori economici, finanziari e interessi di potere.

Studiosi, scienziati, glaciologi, professori, biologi e geo-ingeneri cercano di proporre procedure tecniche per possibili soluzioni all’emissione dei gas serra, spesso con fantasiosi tentativi e bizzarri esperimenti quali: sbarramenti e riversamenti di acque, costruzioni di dighe idroelettriche, copertura delle calotte polari, creazioni di nubi artificiali e di scudi solari spaziali. L’intervento dell’Uomo per contrastare i danni dei cambiamenti climatici causati da egli stesso è necessario sebbene non risolutivo. Gli altri costi, le obiezioni da più parti, i piani a lungo termine, il dispendio di lavoro e l’irreperibilità di fondi ostacolano il percorso di rallentamento del processo di surriscaldamento globale terrestre. Le minime buone intenzioni e gli sforzi dei sempre troppo pochi attenti al problema, sono vanificati dagli irriducibili ottimisti, dai tenaci oppositori degli allarmisti e dai minimizzatori, dalle idee, utopie e speranze che la situazione, non poi così grave, si risolverà da sé. L’Essere umano ha, infatti, il dono di mai prevenire quando ancora ha il tempo e il modo, trovandosi sempre a curare ciò che è terminale.

Irreversibilità, cattiva politica, noncuranza, l’iniqua suddivisione delle ricchezze, strategie di profitto e smentite di comodo fanno rinviare il problema a data da destinarsi, sempre che ne rimanga una.



RIFLESSIONI

Nessuno può permettersi di esimersi dall’agire concretamente per scongiurare quello che, ormai per molti, sembra inevitabile: l’autodistruzione. Per salvare il pianeta dal surriscaldamento ognuno nel proprio piccolo può fare la differenza.




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