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Siamo davvero convinti che il libro digitale non inquini l'ambiente?

Riflessi di Lydia

Cosa sappiamo davvero del libro digitale? È realmente “amico” dell’ambiente? Non produce alcun tipo di inquinamento? Una scelta consapevole si fonda sulla conoscenza e su informazioni veritiere.

Siamo spesso influenzati dalle cosiddette “credenze”, dalle superstizioni e dalle “voci di corridoio”, che inevitabilmente condizionano i nostri pensieri, le nostre valutazioni e, di conseguenza, le nostre azioni.


Parlando con le persone che incontro, noto chiaramente questo fenomeno e ho raccolto alcuni “falsi miti” che si ripetono con frequenza. Uno di questi riguarda l’idea che il libro cartaceo sia più ecologico rispetto a quello digitale.


Non mi soffermerò qui sul fatto che un libro cartaceo possa offrire un’esperienza di lettura più coinvolgente, attivando i cinque sensi, e che la varietà di stimoli offerti dal piacere della lettura “su carta” favorisca maggiormente lo sviluppo delle capacità cognitive ed emotive, a differenza degli e-book (in italiano, “libro elettronico”, ovvero un’opera letteraria in formato digitale) e dei tablet (in italiano, “tavoletta” portatile), che tendono a distrarre e a impoverire l’esperienza.

Non intendo mettere in discussione le preferenze personali.

Tuttavia, se le nostre convinzioni sono influenzate dalle informazioni che riceviamo, è auspicabile che queste siano veritiere e il più possibile aderenti alla realtà, piuttosto che basate su semplici supposizioni.


Forse non tutti sanno che il digitale genera una certa quantità di anidride carbonica: email, post, social network, blog, siti web e libri digitali contribuiscono tutti all’inquinamento ambientale. I centri di ricerca stanno ancora discutendo sulle percentuali precise, ma ciò che è certo è che diversi studi e ricerche scientifiche stanno dimostrando che il minore impatto ambientale del libro digitale, rispetto al formato cartaceo, è solo parzialmente vero.

Rispetto al libro cartaceo, gli esperti concordano sul fatto che, ad oggi, il libro elettronico comporta un impatto ecologico rilevante in termini di consumo di risorse minerali e metalli (come il litio), devastazione di interi territori ricchi di questi minerali, consumo di elettricità per le ricariche, acquisto di nuovi modelli e costi per lo smaltimento dei vecchi dispositivi. Inoltre, il riciclaggio dei metalli dalle batterie avviene tramite processi chimici complessi che possono contaminare il suolo e le falde acquifere.

Dai risultati emerge che la versione digitale del libro risulta effettivamente più sostenibile solo se si leggono più di 4,7 e-book all’anno, per un massimo di 1,6 ore al giorno, utilizzando un lettore dedicato meno impattante rispetto a un tablet.


In definitiva, la scelta è vostra: l’importante è che sia consapevole.


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