Miliardi di ore perse in processi interni ed esterni farraginosi, collaborazioni e gestioni rallentate, creatività e intraprendenza imbrigliate dalla burocrazia.
Digitalizzare le attività produttive significa riprogettare in modo integrato le evoluzioni aziendali e orientare alla creazione di efficienza differenziata e competitiva.
La digitalizzazione diventa sempre più una necessità per operare e relazionarsi con altre aziende, con i clienti e fornitori e condividere la logistica delle gestioni nella stessa organizzazione, elaborare processi conoscitivi e migliorare le strutture elaborate elettronicamente.
Il risparmio di una amministrazione pubblica e di un’impresa, grazie all’adozione estesa dei modelli di dematerializzazione di documentazioni, fogli, fatture, ecc., è impressionante.
Extranet, PEC e altri canali di comunicazione, i software di riconoscimento automatico, i Data Capturing, l’impiego della firma digitale, il ricorso ai sistemi di gestione dei documenti e lo scambio sicuro di informazioni, l’utilizzo di standard diversi e le soluzioni di scansione, sono il risultato del processo massivo di digitalizzazione.
Gran parte degli strumenti informatici abilitanti è disponibile, accessibile e affidabile.
Il personale e l’utenza ne beneficiano poiché capacità , inventiva e professionalità sono impiegate con minore sforzo, ottimizzando tempo e risorse operative nello snellimento delle pratiche.
La complessità , i costi e la falsa convinzione della necessità trovano nei regolamenti aziendali delle restrizioni e scetticismo consolidato ma la normativa, creata per armonizzare attrezzature obsolete e chiusure mentali con i moderni sistemi digitali e accelerazione dei processi di dematerializzazione, si avvia ad applicazioni massicce.
Il cambiamento richiede tempo ma ogni attività nel mondo produttivo, ma anche a livello personale e domestico, ormai, sta procedendo verso la più sempre digitalizzazione di suoni, immagini, video, testi e molti studenti, lavoratori, pensionati, professionisti di ogni settore ricorrono a piattaforme, applicazioni e programmi sempre più sofisticati, mirati e aggiornati.
L’esagerazione, l’estremizzazione, la corsa esasperata, l’eccesso e l’uso improprio di certe tecnologie non possono essere a giustificazione della globale informatizzazione e tracciamento a tutti i costi invasiva e lesiva dei diritti umani dal momento che l’intelligenza artificiale, i supporti tecnologici, i congegni ingegnosi sono al servizio e a beneficio delle persone e mai devono controllare, soppiantare e pilotare ciò che l’Essere umano è nella sua individualità , unica e insostituibile.
Opportunità , innovazione, trasparenza sono già tecnologicamente a portata di mano, accompagnate dal rispetto per la privacy, dalla adeguata conoscenza e formazione, dall’intelligenza e dal buon senso, dalla volontà e dalla competenza di chi è chiamato a fare.
RIFLESSIONI
Viviamo in un tempo in cui smartphone, tablet, pc la fanno da padroni.
Siamo tutti chini verso uno schermo, ipnotizzati da testi, immagini, suoni e video.
Siamo tutti social, tutti scrittori, fotografi e videomaker, pronti a metterci in mostra sui nostri profili, i più belli, accattivanti, provocatori, famosi.
La tecnologia ci accompagna ogni giorno a casa, al lavoro, ma sappiamo veramente farne buon uso o siamo in balìa passiva di uno strumento che non sappiamo più gestire?
👉 Leggi la pagina del Diario di una vita consapevole riguardo a "Come far pulizia nel digitale"
🎬 Per aumentare il tuo grado di consapevolezza nel digitale, guarda il video "Una pausa dal digitale"