EFFICIENZA E DIGITALIZZAZIONE
- Riflessi di Una Mente

- 26 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 27 giu

Miliardi di ore perse in processi interni ed esterni farraginosi, collaborazioni e gestioni rallentate, creatività e intraprendenza imbrigliate dalla burocrazia.
Digitalizzare le attività produttive rappresenta un passo cruciale per superare le inefficienze dei processi interni ed esterni. Questo approccio permette di riprogettare in modo integrato le evoluzioni aziendali, favorendo la creazione di efficienza competitiva. In un contesto in cui la burocrazia spesso frena la creatività, la digitalizzazione diventa una necessità per ottimizzare le relazioni con clienti, fornitori e altre aziende. Investire nella digitalizzazione significa abbracciare l'innovazione e migliorare le strutture operative e logistiche della propria organizzazione.
Il risparmio di una amministrazione pubblica e di un’impresa, grazie all’adozione estesa dei modelli di dematerializzazione di documentazioni, fogli, fatture, ecc., è impressionante.
Extranet, PEC e altri canali di comunicazione, i software di riconoscimento automatico, i Data Capturing, l’impiego della firma digitale, il ricorso ai sistemi di gestione dei documenti e lo scambio sicuro di informazioni, l’utilizzo di standard diversi e le soluzioni di scansione, sono il risultato del processo massivo di digitalizzazione.
La maggior parte degli strumenti informatici abilitanti è disponibile, accessibile e affidabile. Il personale e gli utenti ne traggono vantaggio, poiché le loro capacità, creatività e professionalità vengono utilizzate con minore fatica, ottimizzando tempo e risorse operative nel semplificare le procedure.
La complessità, i costi e la convinzione errata della necessità portano a scetticismo nei regolamenti aziendali. Tuttavia, la normativa è progettata per allineare attrezzature obsolete con i moderni sistemi digitali, favorendo la dematerializzazione. Sebbene il cambiamento richieda tempo, sempre più persone e attività si stanno digitalizzando, utilizzando piattaforme e applicazioni sofisticate.
L'eccesso e l'uso improprio delle tecnologie non giustificano l'invasiva informatizzazione e il tracciamento lesivo dei diritti umani, dal momento che l’intelligenza artificiale, i supporti tecnologici, i congegni ingegnosi sono al servizio e a beneficio delle persone e mai devono controllare, soppiantare e pilotare ciò che l’essere umano è nella sua individualità, unica e insostituibile.
Opportunità, innovazione e trasparenza sono già accessibili grazie alla tecnologia, accompagnate rispetto della privacy, dalla giusta conoscenza e formazione, dall'intelligenza umana e dal buon senso, nonché volontà e dalle competenze di coloro che devono agire.
RIFLESSIONE
Viviamo in un tempo in cui smartphone, tablet, pc la fanno da padroni.
Siamo tutti chini verso uno schermo, ipnotizzati da testi, immagini, suoni e video.
Siamo tutti social, tutti scrittori, fotografi e videomaker, pronti a metterci in mostra sui nostri profili, i più belli, accattivanti, provocatori, famosi.
La tecnologia ci accompagna ogni giorno a casa, al lavoro, ma sappiamo veramente farne buon uso o siamo in balìa passiva di uno strumento che non sappiamo più gestire?
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