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Test della personalità? I più utilizzati nel mondo del lavoro

Riflessi di Lydia

I test della personalità possono essere utilizzati in diversi ambiti, dal reclutamento allo sviluppo personale, fino alla ricerca. Ma sono davvero utili?

Che siano amati o odiati, chi non ha mai affrontato un test nella vita? Anche solo i cosiddetti “test da ombrellone”?


Che sia per scopi personali, professionali o terapeutici, per una migliore conoscenza di sé, per comprendere i propri tratti caratteristici, i modi di agire e reagire, gli atteggiamenti, per orientarsi professionalmente, per individuare i propri punti di forza, per sviluppare potenzialità e competenze, in ambito lavorativo o semplicemente per passatempo, divertimento o curiosità, i test della personalità sono strumenti psicologici che svolgono un ruolo importante nell’analisi di sé stessi e degli altri.


Partendo dal presupposto che ogni individuo possiede molteplici sfaccettature, conoscere la propria personalità “chiave” può essere utile per acquisire maggiore consapevolezza o confermare aspetti di sé.


Definire la personalità di una persona attraverso una o più prove è un concetto complesso: il risultato ottenuto rappresenta solo una parte di questa complessità e va interpretato con cautela.

I test si basano su diverse teorie e modelli sviluppati da psicologi che cercano di misurare la personalità attraverso questionari, scale, domande e affermazioni, inquadrando tendenze comportamentali, preferenze cognitive, motivazioni, temperamento, modalità operative e valori.

Una volta completato il test, calcolato il punteggio finale per ciascuna dimensione valutata e ottenuto il profilo risultante dalle risposte (presumibilmente sincere), si può avere un’idea generale dei propri punti di forza, di debolezza e di alcuni tratti caratteristici.


I test della personalità sono sempre più utilizzati anche nel mondo del lavoro. Vengono impiegati sia dai software di reclutamento (in italiano, “programmi/applicazioni di selezione”) sia dai selezionatori umani durante i processi di selezione del personale, per valutare se un candidato sia adatto alla posizione ricercata, alla cultura aziendale e ai requisiti richiesti.


È importante chiarire un punto fondamentale: i test della personalità non forniscono un quadro completo e definitivo della personalità di una persona, né rappresentano verità assolute, diagnosi mediche o giudizi irrevocabili. Sono piuttosto uno strumento per migliorare la comprensione di sé e delle relazioni con gli altri in uno specifico contesto.

Dovrebbero essere utilizzati come strumenti aggiuntivi nell’analisi della personalità, in combinazione con altri metodi di conoscenza diretta: colloqui, interviste, esercitazioni, valutazioni psicologiche più approfondite.


Quali sono i test più utilizzati attualmente in ambito lavorativo?


Esiste un’ampia varietà di test, ciascuno focalizzato su aspetti specifici della personalità:


  • Myers-Briggs Type Indicator (MBTI): basato sul lavoro di Carl Jung, classifica le persone in 16 diversi tipi di personalità, in base a dimensioni come estroversione/introversione e pensiero/sentimento. Offre un’analisi dettagliata della personalità individuale.

  • Questionario Big Five (BFQ): valuta cinque dimensioni principali della personalità: apertura mentale, coscienziosità, estroversione, gradevolezza ed emotività. Fornisce una panoramica olistica della personalità.

  • 16 Personality Factors (16PF): uno dei test più noti e utilizzati per accertamenti attitudinali, rileva 16 fattori personali che si condensano in: estroversione, ansietà, durezza, indipendenza e autocontrollo.

  • Test DISC: classifica gli individui in base allo stile di comunicazione e comportamento, valutando dominanza, influenza, stabilità e conformità.

  • Test dell’Enneagramma: si concentra su nove diversi tipi di personalità, ciascuno rappresentante specifici modelli di pensiero e comportamento, utili per comprendere motivazioni e dinamiche personali.

  • Test del Conducente: permette di conoscere il proprio “conducente”, ovvero il modo prevalente di agire, influenzato dalle ingiunzioni ricevute nel passato e dal quadro educativo.

  • Inventario di Personalità per Venditori (IPV): individua la persona più idonea alla vendita, in base ai tratti che definiscono un buon venditore.

  • Modello Process Communication: valuta sei tipi di personalità sulla base di diverse modalità di funzionamento psicologico.


I test della personalità possono essere strumenti preziosi, perché offrono informazioni immediate su come si pensa, si sente e si agisce in un dato momento. Tuttavia, è fondamentale ricordare i limiti di questi strumenti e adottarli con cautela. Non bisogna basarsi troppo sui risultati, che possono cambiare nel tempo: meglio non considerarli una rappresentazione definitiva di sé.


La personalità ha molte sfaccettature, è complessa e in continua evoluzione. La consapevolezza di sé cambia nel tempo. C’è sempre molto altro da scoprire su di sé e sugli altri, senza fermarsi alle sole “esamine”.


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