COGITO ERGO SUM
- Riflessi di Una Mente
- 4 feb 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Cos'è il pensiero?
Il pensiero è l'attività della mente che forma idee, concetti e giudizi, distinguendosi dai sensi e dalla semplice esperienza. Esso è alla base della filosofia che esplora la realtà e il significato dell'esistenza, spingendo a porsi domande e a superare schemi mentali rigidi.
La filosofia (dal greco “amore per la sapienza”) non dà niente per scontato, tenta di trovare risposte, al contempo elabora nuove domande per giungere a ipotesi di soluzione da smentire con la ragione, con il giudizio, con la morale dell’uomo, il quale deve sempre tenere conto del mondo materiale di cui è parte.
La filosofia non è, quindi, indipendente, distaccata, astratta, tutt’altro. Essa definisce l’essenza e il significato di altre discipline, quali la fisica e la matematica, la medicina, la meccanica.
Pensare è importante, fondamentale, vitale. Occorre essere ben disposti, preparati e pronti a superare i limiti della mente dovuti ai vincoli autoimposti, alla schiavitù degli schemi predeterminati, al condizionamento eccessivo che muovono uomini e donne a burattini tutti uguali, anonimi e inanimati.
Ciò che distingue l’essere umano da tutti gli altri esseri viventi è il pensare, il dubitare, il ragionare, il porsi domande sull’esistenza e sul suo scopo. Saper pensare è fondamentale per l'essere umano, permettendo di distinguersi e di vivere in modo consapevole.
Il pensiero non è solo per pochi eruditi, ma un'abitudine accessibile a tutti. Dovremmo imparare a pensare fin da bambini e continuare a farlo da adulti, comprendendone l'esigenza prima che l'utilità. Promuovere il pensiero critico arricchisce corpo e spirito, rendendoci unici e testimoni delle nostre esperienze.
È la facoltà più piacevole tra quelle di cui l’Uomo è dotato, poiché ognuno è “pensiero” diverso, unico, personale, portatore della propria realtà, testimone della propria esistenza, fautore di esperienze scelte, meditate, ragionate.
Purtroppo, pochi pensano in modo autonomo, e il vero valore sta nella curiosità e capacità di formulare riflessioni, piuttosto che nel titolo di studio. Il grado d’istruzione non è determinante, il grado di intelligenza sì. La consapevolezza e il dubbio sono segni di esistenza, e se ci concentrassimo di più sul pensiero, saremmo tutti meno ingannevoli e limitati, il nostro mondo meno ingiusto e invivibile, la nostra esistenza meno misera e miserevole.
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