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«L'offerta termina oggi».
«Rimangono poche ore per...».
«Non perderti questa favolosa occasione. Non te ne capiterà un'altra».
«Se ti sbrighi puoi avere tutto questo ad un prezzo scontato!».
«Questa è la tua ultima possibilità».
«Fai come Tizio, Caio e Sempronio, unisciti a noi anche tu».
«Di cosa hai paura? Sai anch'io ero come te...».
Si tratta di email di marketing (DEM) che vengono inviate in sequenza e aumentano la loro frequenza man mano che si avvicina la scadenza dell'evento, del corso o dell'iscrizione a pagamento.
Sono tutte simili, cambia solo il nome del destinatario (quello che hai fornito al momento dell'iscrizione; ad esempio, se hai scritto Paperino, riceverai un'email con la dicitura: «Ciao Paperino»), gestite tramite programmi di risposta automatica e servizi di automazione per l'invio di massa.

Elenco
Conoscenza
Abitudine
Diffidenza
Passi da compiere
Le noti immediatamente, poiché spesso compare l'asterisco "*" per indicare le forme maschili o femminili (es: «Ti sei mai sentit*»), qualcosa di visivamente sgradevole e molto fastidioso!)
Ebbene sì.
Finché non procederai con il pagamento, riceverai una serie di messaggi che diventeranno sempre più insistenti e pressanti, una comune strategia di pressione psicologica utilizzata nel web marketing.
Ma funzionano davvero?
Ci sono davvero persone che, dopo aver ricevuto innumerevoli email di sollecitazione continua, alla fine comprano più per stanchezza che per convinzione?
La risposta è sì, ma sempre meno.
Il digitale è ormai completamente svelato, il marketing è ben conosciuto, le tecniche di vendita rimangono sostanzialmente le stesse, le tattiche si ripetono e le strategie si assomigliano tutte.
Ormai le persone si sono abituate a questo scenario e sono diventate diffidenti verso inviti sospetti; si aspettano che alla fine di un webinar gratuito ci sia una proposta di vendita e sanno che, iscrivendosi a una newsletter, prima o poi riceveranno una serie di email promozionali.
Lo stesso discorso vale per le richieste di amicizia sui social, che non hanno l'intento di costruire relazioni (il vero scopo dei social network), ma servono solo a inviare immediatamente un messaggio mirato con l'offerta di prodotti o servizi.
È fondamentale pubblicizzare la propria attività (tramite il sito web, il blog, i post sui social, i video sui canali specifici, i podcast, ecc.), ma è importante che prevalgano il buon senso e l'equilibrio.
Se mi segui da un po', saprai che ho scelto di non utilizzare l'email marketing e di non raccogliere i tuoi dati per inviarti messaggi promozionali. Non è perché mi manchino contenuti (i miei contenuti gratuiti sono accessibili a tutti) o perché non voglia informarti su ciò che faccio (i miei profili attivi sono sufficienti senza necessità di iscrizione).
La mia filosofia è questa: chi è interessato al/alla professionista, alla sua attività, al suo prodotto e/o servizio, lo/a contatterà, perché si fida, desidera le sue consulenze, necessita dei suoi suggerimenti, non perché ha la casella di posta piena di suoi messaggi autoreferenziali.
Tu come la pensi?
Fanno presa su di te le email di promozione?
