GUFI O ALLODOLE?
- Riflessi di Una Mente
- 19 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 mar

Forza fisica, resistenza, umore, creatività, lucidità mentale.
Spossatezza, tristezza, sonnolenza, svogliatezza.
Tutto questo non è casuale.
È un fatto comune che tutte le forme vitali alternino un periodo di attività con uno di riposo. Per l'essere umano questi periodi sono scanditi dal giorno e dalla notte. Capovolgerli o alterarli produce, invariabilmente, effetti devastanti nell'organismo.
I bioritmi regolano i nostri cicli vitali fisici, mentali ed emozionali. Comprendere questi cicli periodici consente una migliore pianificazione delle attività a lungo termine, aiutandoci a vivere in armonia con le leggi naturali.
A differenza del bioritmo, il Cronotipo è l’indice del grado di attività dell’essere umano in un particolare periodo della giornata.
Gli umani sono, generalmente, animali diurni, cioè attivi durante il giorno, ma esistono categorie di persone che hanno i ritmi giorno/notte diversi gli uni dagli altri.
Il ciclo del sonno determina comportamenti da gufi o da allodole.
Si definiscono “gufi” quelle persone che faticano al risveglio, ma che sono maggiormente attive durante il finire della giornata. Al contrario, le persone “allodole” sono vigorose e lucide già alle prime luci del mattino, ma crollano la sera.
Il proprio cronotipo dipende da abitudini acquisite in famiglia, dagli orari di lavoro, dai momenti della vita e, sembra, anche da una predisposizione genetica.
Le persone che non assecondano il proprio ritmo biologico possono andare incontro a seri effetti negativi di salute con l’insorgenza di stress e, a lungo andare, di forme tumorali.
La società moderna impone regole uniformi per gli orari di negozi, fabbriche e uffici, limitando la flessibilità di studenti e lavoratori. Pochi riescono a seguire i propri ritmi biologici e scegliere un turno di lavoro o una programmazione di studio funzionale alle proprie energie e ottimale per il proprio grado di concentrazione e, di conseguenza, di rendimento. Studenti e lavoratori sono costretti a organizzare la giornata secondo le esigenze esterne piuttosto che le proprie, riducendo così la produttività complessiva.
Gli esseri umani non sono creati tutti uguali, sebbene ci si sforzi, a torto, a esserlo e a pretenderlo a tutti i costi.
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