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  • Riflessi di Una Mente

LA MAGIA DELL'INVERNO



L’insopportabile calura, il sole “cattivo”, l’abbronzatura forzata, i danni alla pelle, le frequenti insolazioni, i fastidiosi eritemi, le affollate spiagge, i denudamenti scostumati, i voraci insetti dell’estate, lasciano finalmente il posto al riposante autunno e al magico inverno. Contro la desertificazione e la siccità arrivano pioggia e neve che con il loro lento cadere dissetano piante e terreni, ricaricano le falde idrogeologiche e le riserve naturali d’acqua.


Ebbene sì, il caldo esagerato dell’estate, l’interminabile durata delle sue torride giornate, l’incontenibile esuberanza delle persone possono dare a noia, soprattutto a chi non ha la fortuna di permettersi un viaggio in un luogo fresco, una vacanza, un meritato riposo da studio e lavoro. A casa o in villeggiatura angurie, gelati, bagni e docce fredde non placano la sensazione fastidiosa di caldo e la continua sudorazione dovuta all’alto tasso d’umidità. Al caldo non c’è rimedio. Climatizzatori, ventilatori, deumidificatori danno un qualche temporaneo sollievo ma una bolletta energetica più salata. Il sempre più clima tropicale e il suo protrarsi finiscono a fare dell’estate una stagione, alla lunga, stancante.


Quando le temperature fortunatamente scendono, l’intero organismo ne beneficia. Il freddo, quando non è eccessivo, si rivela un valido alleato per la salute facendo crescere la domanda di energia, aumentando l’appetito, ma anche facendo bruciare più calorie, alleviando i fastidi della circolazione sanguigna, come il gonfiore di gambe e piedi, e della pressione bassa, creando una condizione ottimale per praticare sport, perdere peso, mantenere la forma fisica, migliorare la tonicità muscolare, sconfiggere inestetismi. La bellezza estetica, infatti, ne è favorita per il restringimento dei capillari e l’ossigenazione naturale delle cellule.


Agli effetti positivi corporei si affiancano quelli spirituali. Un calo della temperatura equivale a minori euforia, eccitazione e irritabilità. Le manifestazioni scalmanate scemano a favore di una maggiore compostezza e ritegno. Il freddo agevola il sonno, la riflessione, la meditazione, comporta, inoltre, introspezione, tranquillità, calma. Smorzando le frenetiche uscite dettate dagli svariati stimoli estivi, si apprezzano di più casa e ambiente familiare. Il torpore dell’inverno invoglia a dedicarsi più volentieri ad attività casalinghe e di passatempo, a viziarsi con bollenti tazzone di cioccolate calde, infusi di erbe, di spezie, di aromi, ad attorniarsi di candele colorate e profumate, a coccolarsi sotto caldi pigiamoni, tute felpate, morbide coperte, a lasciare scorrere la pioggia o la neve sul vetro della finestra mentre un caminetto acceso crea una calda e gioiosa atmosfera di festa, a farsi cullare dalle meravigliose melodie che gocce e fiocchi formano scrosciando e adagiandosi sui tetti.


Malauguratamente, negli ultimi anni, il clima umanamente modificato da stili di vita irresponsabili ha stravolto gli ecosistemi portando non solo estati roventi con pericolosi improvvisi eventi estremi ma anche primavere anomale, autunni molto piovosi e inverni rigidi che creano non pochi problemi e disagi. In condizioni meteorologiche normali, si riesce, comunque, ancora ad apprezzare il fascino delle passeggiate sotto l’ombrello per le strade semideserte, il fruscio del vento che trascina via le ultime foglie cadute dai, ahimè, sempre meno alberi, l’acqua piovana che lava via lo smog dalle strade delle inquinate città, l’abbagliante candore del bianco che copre le brutture della smisurata cementificazione, le proprie orme lasciate sull’immacolato manto.


Molti individui, all’arrivo del periodo invernale, si sentono tristi, depressi, di malumore, poiché orfani di luce, sole, caldo che ne influenzerebbe il loro carattere così “solare” (ebbene sì, oltre all’ora, alla crema, all’energia, qualcuno si è inventato il carattere! Forse, per contrapporlo al lunatico?)

La stagione invernale viene irriverentemente denominata “brutta” così come si ha “brutto tempo” se il cielo è nuvoloso con temperature piacevoli e, invece, “bel tempo” se il sole infuoca. Di mezzo, senza dubbio, vi sono molti interessi, commerciali, turistici, che fanno il bello e il cattivo tempo in tutti i sensi, quindi, un certo condizionamento collettivo è quasi comprensibile. Un peso, due misure.


Sicuramente, per gli amanti della “bella” stagione fredda, i mesi di fine e inizio anno sono i più interessanti e divertenti per le opportunità sciistiche alpine di freestyle, carving, di fondo, per praticare skibike, hockey, pattinaggio, snowboard, bob, e molti altri sport. Cadono, tra gocce di pioggia, nebbie e fiocchi di neve (almeno nei paesi dell’emisfero settentrionale), la festa di Ognissanti, San Martino, l’Immacolata, le feste natalizie, il Capodanno, l’Epifania, il Carnevale, ricorrenze tradizionali, locali, folkloristiche che animano i sentimenti di appartenenza e di convivialità.


Ingombro a parte, nascosto da piumoni e cappotti, sciarpe, guanti e berretti, stivali e scarponi, il corpo è completamente esente da schiavizzanti esibizioni, da qualsiasi sguardo indiscreto, da commenti maliziosi, da critiche discutibili e da apprezzamenti non graditi. Una vera invisibilità fisica omologata a tante altre, conformi, simili. Coperti si è socialmente più liberi. La vera magia dell’inverno è anche questa.


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