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  • Riflessi di Una Mente

TUTTI AMICI E NESSUNO



L’amicizia è, insieme all’amore, un sentimento importante e fondamentale per la vita di tutti i giorni. Non è “cosa” che si compra, che si vende o si baratta, è l’esigenza umana di un rapporto sano e sincero.

Come concetto etico l’amicizia corrisponde al vocabolo greco "Filìa" che, nella prima determinazione data dai pensatori antichi, non veniva ancora nettamente distinta dal concetto di "Eros", ovverosia dell’Amore.

Una prima delimitazione fu data da Aristotele il quale definì l’amicizia come “Amore di benevolenza” caratterizzato dalla reciprocità, dalla comunanza degli ideali esistenziali e dal vivo e scambievole affetto, ispirato da affinità di sentimenti e da reciproca stima tra due o più persone.


Con l’avvento dei canali di comunicazione digitale la parola “amicizia” ha assunto una connotazione vaga e generica, alla portata di tutti.

Nello sconfinato mondo di internet perfetti sconosciuti si scambiano l’amicizia ben contenti di sfidarsi con selfie improponibili, conoscenti che, lieti di ritrovarsi in rete, scoprono di avere ben poco in comune, amici di vecchia data che si fanno notare con foto e riflessioni che, alla fine, per nulla importano a chi li riceve.


Si necessita di visibilità ad ogni costo con post che affollano i social, testimoniando la propria presenza ad ogni evento, al lavoro, in compagnia, in famiglia, a cena, in gita, in vacanza, ponendo tristemente in evidenza che se non si è immortalati davanti ad una videocamera o fotocamera l’esistenza non ha alcun senso.

Nella mischia indistinta e confusionaria c’è chi esagera per colmare un vuoto interiore alla ricerca dell’accettazione e dell’approvazione altrui, c’è chi esibisce le proprie gesta per soddisfare un ego malato, c’è chi fa dipendere la propria felicità in base ai numeri di seguaci (followers) e dei “Mi piace” (Like).

L’onnipresenza sul web è diventata l’equivalente di fama e affetto ma l’amicizia per eccellenza è sinonimo di altruismo e di rispetto non di puro egocentrismo, insicurezza e immaturità.


Quanto è vero che ci si gongola nel farsi ammirare nel proprio profilo pubblico tanto è vero che del prossimo, in realtà, non v’è alcuna considerazione.


La maggiore o minore utilità egoistica on-line è costantemente monitorata, commentata, condivisa, scaricata e criticata.

Ogni contatto non reale diventa gara, propaganda, rivalsa, un comodo mezzo per sfogarsi, primeggiare, competere, prevalere, mostrarsi ma anche nascondersi dietro una falsa identità, una finta personalità, una simulata condizione emotiva, sociale, economica.

La sfera privata è bandita.

È più semplice e meno gravoso diffondere messaggi generici senza impegno a tutti i fantomatici conoscenti e amici virtuali tramite un social media che rispondere singolarmente ad una e-mail personale ricevuta, in perenne e inutile attesa di riscontro. È così palese che ci si sente a posto con la coscienza nel dare notizie di sé ai quattro venti e nel mettersi in posa in funzione dell’immagine da rendere nota anziché prendersi la briga di fare l’amico o l’amica come si deve.


Con la presunzione e la falsa illusione di essere dappertutto, al servizio di tutti e avere tutti a disposizione, si è perso totalmente l’entusiasmo di parlare di persona, di confrontarsi e di incontrarsi per il solo gusto di stare insieme.


Come si sceglie accuratamente e attentamente un singolo con cui condividere esperienze e conoscenze, così le amicizie devono essere alimentate in sintonia con la propria visione, filosofia, stile e concetto di vita.

Amicizia non è connettersi con il mondo intero e intraprendere relazioni fittizie immaginando sfrontatamente di essere importanti e indispensabili per ogni utente. Sarebbe opportuno, invece, dapprima pensare che molte delle esperienze fatte ed emozioni vissute non sono inevitabilmente di gradimento altrui, avere l’umiltà di imparare il buon senso e il buon gusto, avere pudore e dimostrare intelligenza, amare di buon grado e coccolare la propria solitudine per avere la consapevolezza e la certezza di chi si vuole accanto come amico/a.


Un’amicizia positiva nasce tra esseri che, anche a distanza, hanno sempre la voglia e il piacere di vedersi.

Nonostante i vincoli della famiglia e del lavoro, gli amici, quelli veramente tali, trovano il tempo e il modo da dedicare alle frequentazioni.

Gli Amici, con la "A" maiuscola, non snobbano alla grande un soggetto che non si reputa degno della propria attenzione, non usano mai il silenzio come scusa e giustificazione del loro gran da fare, come sbrigativo modo di liquidare colui che non gli comoda o come implicito metodo di esclusione dal proprio centro di interesse.


Il sentimento dell’amicizia non è ipocrita e menzognero, parla sempre chiaro, spiega il proprio atteggiamento, il proprio pensiero, la propria volontà.

I veri amici non devono deludere con comportamenti equivoci, incomprensibili, intriganti.

Il punto interrogativo è sempre deleterio in un legame affettivo.

Se l’aspettativa non corrisponde al vero, coloro che ripongono illusoria fiducia in un altro essere umano non dovrebbero mai essere ingannati, trascurati e ignorati.


Chi decide di non volere nella propria cerchia un determinato individuo, per qualsivoglia ragione, dovrebbe avere l’onestà e la decenza di comunicarglielo privatamente, se non mosso da senso di responsabilità e da sentimento sincero, almeno da una elementare forma di cortesia e di educazione.

Oltre a compiere, sicuramente, un bel gesto e a fare bella figura, non avrebbe più il fastidio e il disturbo di quell’individuo dalle sembianze troppo umane colpevole di aver sopravvalutato quella che considerava una persona fisica realmente amica ma che, di fatto, è puramente intenta e interessata oltremisura a dare sfoggio di sé insieme al suo e artefatto pubblico on-line.


👉 Leggi le pagine del Diario di una vita consapevole riguardo a "Felicità fa rima con serenità (anche nel web)" e per trovare delle alternative alla connessione on-line sperimenta le "Dieci esperienze consapevoli lontani dagli schermi"


👉 Se vuoi effettuare una bella pulizia digitale di gruppi, newsletter, contatti, ecc. non puoi esimerti dal leggere "Come far pulizia nel digitale"



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